martedì 27 settembre 2011

Quando ripetere “La signora non c’è e tornerà dopodomani” non basta più

Mi scuso anticipatamente con tutti coloro che svolgono questo lavoro perché lo reputo dignitoso al pari di ogni altro; ma capirete bene che ogni volta che magari sto aspettando una chiamata piacevole e sento invece dall’altra parte un tipo che mi dice: “sono Tizio e chiamo per la C.Caballe S.p.A. e ho un’offerta riservata solo a lei”, mi fanno roteare a velocità neutrinica ciò che dico io. O sbaglio? Non sbaglio. Quindi non me ne voglia chi fa questo tipo di lavoro ma penso che con un po’ di autocritica capirà che in fondo non ho torto, e sto solo scherzando. Così vi darò un po’ di aneddoti su come liberarvi degli operatori telefonici.


Propongo allora10 tecniche più o meno vantaggiose per scaricare operatori di compagnie telefoniche che ci propinano mille promozioni durante il giorno, aiutando la gravità ad attrarre a terra i nostri gioielli


  1.        (contro-contrattare): potreste sorprendere il tipo dall’altra parte con una offerta della vostra fittizia compagnia telefonica di cui fate parte: “Mi dispiace ma sono un vostro collega della 4A.D. Ball e quindi ho questa compagnia con tutti i privilegi. A proposito sa che solo per lei chiamate gratis verso i suoi 10 numeri di telefono preferiti? La tariffa è 10€ al mese e 50 cent al minuto verso altri numeri con 2€ di scatto. Cosa ne dice?
  2.     (buttarla in caciara): proporre una miriade di scenari bizzarri nei quali l’operatore si troverà costretto ad affermare che l’offerta è svantaggiosa. Per esempio: “ma se io chiamo i numeri per farmi leggere le carte, la tariffa rimane di 2cent all’ora?”; oppure: “mio fratello si trova in Nuova Zelanda. Può considerarsi interurbana la chiamata?”
  3.     (la ferita aperta): usate frasi del tipo: “mio nonno è morto d’infarto proprio mentre era al telefono con un operatore della vostra compagnia! Sigh sigh…come vi permettete di chiamare ancora?!”
  4.     (l’arabo): anche se non conoscete nessuna lingua esotica improvvisate un sicuro arabo. Tutti possono farlo e nessuno può far finta di capirlo.
  5.         (approccio supercazzolesco-mammucariano): chi non ha mai fatto il gioco della supercazzola?! Propongo allora di provare a mettervi nei panni del maestro Mammucari e di supercazzolare il malcapitato operatore. Penso che potrebbe essere divertente. 
  6.         (il maniaco): lasciar parlare la persona al telefono  man mano che la spiegazione va avanti colpi telo con frasi ad effetto del tipo: “che voce sexy che hai!” oppure “perché non vieni a spiegarmelo a casa?” e frasi da maniaco insistente del genere.
    a
    ppendice al punto 6: se uomo-donna o donna-uomo non ci sono problemi. In circostanze di persone aventi lo stesso sesso è necessario avere un po’ di faccia come il posteriore ma l’effetto finale potrebbe giovarne.
  7.         (l’omicida): appena sentite che è “uno di loro” cominciate a dire con aria preoccupata: “non sono stato io, non l’ho fatto apposta, insomma perché continua a riempirmi di domande?chi sei della polizia?”; sempre più angosciato: “si è messo davanti a me non pensavo che il coltello sarebbe penetrato così in fretta! Stavamo solo giocando e scherzando!” e poi in lacrime ripetere: “stavamo solo scherzando! E ora lui è a terra!”. Rischiosa ma efficace. 
  8.     (il riccone): per questo potreste essere veramente presi di mira e le maledizioni potrebbero aleggiare sopra la vostra testa. Ma una volta l’ho usato e ha funzionato alla grande. Dovete solo avere il coraggio e la prontezza nello sfruttare la tipica domanda che vi verrà fatta e che c’è sempre sotto varie forme. La domanda in questione è: “non vuole risparmiare?(oppure: vuole continuare a pagare così tanto?)” a quel punto entra in gioco la tecnica. La vostra risposta sarà: “non mi interessa tanto sono ricco!”. Dopo di che se la persona all’altro capo non si arrende assumete un’aria di superiorità dovuta alla vostra ricchezza. Per i nemici più ostinati è l’unico caso in cui lo si può prendere in giro pesantemente.
  9.     (l’altra telefonata): questa tecnica ha il suo effetto alle lunghe e bisogna di pazienza e fantasia. Si divide in 2 modalità:a) la più semplice è dire: “attenda un attimo in linea ho un’altra chiamata”, se avete un cordless potete lasciarlo in un luogo silenzioso fino a quando l’operatore non si sarà stufato.b) far finta di parlare realmente con un’altra persona al telefono sottolineando più e più volte lo strazio di ricevere telefonate del genere.
  10.     (lo scenario surreale): questo deve essere eseguito alla lettera e potrebbe vincere l’oscar alla sceneggiatura. Potranno essere cambiate solo poche parole. Si suddivide in due fasi: la prima è comunicare all’operatore la scioccante ed inaspettata frase: “non ho il telefono!”. La seconda avviene dopo il manifestato stupore del nostro nemico che dirà frasi del tipo: “ma come se l’ho chiamata!” oppure “non mi prenda in giro, per favore!”. A quel punto voi direte: “analizziamo la frase che le ho detto. Primo potrei non avere il telefono fisso a casa, e parlarle in questo momento da un cordless; secondo sta infrangendo la sacra regola imposta tra venditore e acquirente, ovvero che il cliente ha sempre ragione: quindi se io dico di non avere il telefono e ho sempre ragione, vede bene che non posso avere il telefono; terzo ma non meno importante, leggendo tra le righe potrebbe capire che le ho detto con molta gentilezza che non vorrei ricevere altre chiamate da lei o dalla sua azienda. E con questo la saluto.”

Questi sono 10 modi alternativi e creativi di liberarsi della estenuante attenzione degli operatori telefonici. È bene ricordare però 2 massime che sono lo spirito di questo intervento cazzeggione. La prima è del duo Monicelli-Sordi e recita: “Per scherzare bisogna essere seri!”. La seconda non ricordo di chi sia ma penso di Freud che “scherzando si può dire di tutto, persino la verità”.
Se me ne verranno in mente altri li scriverò…

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