C’è la luna e c’è il mare. C’è il riflesso luminoso
di lei sulle creste di lui. C’è un cartello nell’acqua che fa ombra alla scia
di luce che si stringe e stinge sempre più, fino a toccarmi i piedi.
C’è una luce intermittente che mi fa pensare; e delle
luci di crociera a largo.
Ci sono talmente tante stelle che cadono che ho smesso
di esprimere desideri. Ce ne sono così tante che non ha davvero più senso
farlo. E poi perché dovrei, mi sento così in pace.
C’è questa luna che rimarrei a fissare tutta la
notte da dentro l’acqua, dove non si tocca, dove devi tenere gambe e mani in
movimento per respirare, dove hai paura di andare a fondo perché non puoi
vedere nulla, nuotando sempre in avanti e sempre più avanti in un’oscurità
calda, spinti da una strana sensazione o situazione adrenalinica. E ci sono tante
stelle da guardare, ferme stavolta, scambiando pensieri dipinti con una persona semisconosciuta che
ascolta partecipando le tue digressioni e rendendoti partecipe alle sue,
lontani dalla sabbia, riflessi da una luce riflessa.
E c’è una ragazza, come potrebbe non esserci?! E ce
n’è anche un’altra: un’altra che ha degli occhi, un modo di porsi e di parlare,
di scherzare e di ridere e di guardare e di cantare che mi ricorda insistentemente
te. Il tutto contornato da un’affinità particolare. Da parte mia di sicuro. Ci sono
le tue scuse, non sai quanto azzeccate, quando te lo faccio notare. E ci sono
io che mi giro di scatto dopo una tua parola che sembrava sua.
Ci sono sempre io che fisso l’orizzonte, nero ed
imperscrutabile, ed osservo le stelle camminando da una parte, ed ammiro la
luna ed il suo splendido riflesso. Con la testa vuota e piena insieme.
Perché ci sono questo mare e questa luna che mi
fanno sentire in pace col mondo. C’è quest’acqua più calda del solito che mi
accarezza il corpo mentre nuoto che mi massaggia. C’è questa calma e questo
silenzio che mi donano una tranquillità insperata e quasi dimenticata. E ci sta
pure un mezzo flirt che non fa mai male.
C’è Karma Chameleon con la radio a palla mentre
cantiamo alle 2 di notte ritornando a casa.
Infine c’è il tempo che sembra infinito in questo
posto. Fermo, fissato, bloccato.
Ci sono questi momenti e queste sensazioni. E non
chiedo altro.
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