mercoledì 20 marzo 2013

The Dreams Lottery

Ogni sera, ogni notte quando chiudiamo gli occhi non ci accorgiamo che stiamo scommettendo col caso. Scommettiamo su quello che sogneremo. Puntiamo su ciò che ci farebbe piacere sognare, sembriamo contenti durante la giocata, ed al mattino ci svegliamo il più delle volte sconfitti.

E si perde parecchio in quei casi in cui ci si illude, a pochi minuti dall'alba, di una realtà che non è, che sembra essere, verosimile, appartenente alle nostre debolezze, ma che, in quanto tale, risiede solamente in chissà quale spigolo crudele della nostra mente; ci convince che sia tutto vero, ci culla nei minuti più bui della notte, ci guida verso un risveglio dai colori del miele e dal sapore di cera. Ci inganna come l'acqua troppo calda, inganna il tatto per un istante facendoci credere che sia in realtà molto fredda; come una scenografia creata in sul set, sia esattamente un posto in chissà quale parte del mondo. E così è il sogno: ci lascia in un limbo di indecisione per secondi che scorrono troppo in fretta, nei quali sappiamo cosa sta per succedere, ma cerchiamo comunque di aggrapparci a ciò che abbiamo visto fino a qualche istante prima. D'altronde era vero, sembrava tangibile, perché allora essere così?
Dopodiché ci lascia con l'amaro in bocca, con la stessa delusione di quando si assaggia qualcosa credendolo dolce, e si rivela invece salato appena tocca le papille gustative giuste; la stessa di quando si scopre di essere vittima di un errore, e che tutto ciò che ci è stato detto in precedenza non ha più alcun valore; la stessa, proprio quella forse, di un tiro segnato sulla sirena dai tuoi avversari. La sensazione di aver fatto un sogno illusorio, bello, che rappresenta una realtà che possiamo considerare parallela, ma che ci sbatte con violenza nulla nostra condizione appena svegli.
Sto iniziando ad avere paura di sognare.

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