In alcuni momenti della nostra vita capitano periodi
in cui ci sentiamo veramente sfortunati. Ci sembra che tutto vada male, che
qualsiasi cosa facciamo non ci riesca e soprattutto non riusciamo a vedere il
benché minimo spiraglio di luce per uscire da questo tunnel. Succede che ti
muore il gatto, che la macchina ti abbandoni, che la ragazza a cui vai dietro
non ti si fili minimamente, che a colazione la fetta di pane imburrata ti cada
per terra e per raccoglierla intruppi la tazza col latte bollente. Ti senti
proprio sfigato, perché tutte queste cose magari succedono nel giro di giorni.
E sono cose che farebbero tentennare anche il migliore degli ottimisti. Ma
siamo sinceri. Esiste veramente la sfiga?
Un vecchio motto che mi piace sentire dice che la
Fortuna è cieca, ma la Sfiga ci vede benissimo. Personalmente non adoro questo
modo di dire, perché lo considero come piangersi addosso, o meglio rosicare per la fortuna degli altri. A
contrario di molti io credo nella fortuna, nella sorte e nel caso, come
venivano intesi dai romani. Consideratemi pure Pagano se preferite, non mi
tange. Il fatto è che non è che adoro la dea cornucopica (neologismo appena
inventato), semplicemente ne riconosco le abilità, un po’ come LeBron insomma.
Ma questo non c’entra niente. Come negare però la buona sorte? Ecco un
bell’argomento. L’esempio che mi viene in mente ogni volta è una persona che
vince al superenalotto. Fatta questa considerazione, non si può negare
l’esistenza di una qualche creatura superiore, o meglio dal gran posteriore. Il
mio punto di vista è opposto a quello che generalmente viene accostato alla
maggior parte della popolazione, ovvero che sia la sfiga a non esistere.
Nonostante molto spesso usi frasi del tipo “’mazza che sfiga!” o “oggi è stata
proprio una giornata sfigata!”, sono frasi entrate ormai nel mio gergo che non
posso modificare.
Per questo posso dire di essere più affezionato al
detto latino “audaces Fortuna iuvat”. La fortuna aiuta gli audaci, o meglio la
fortuna, nel senso moderno del termine, si manifesta per coloro che si
predispongono a riceverla, che fanno in modo, grazie alle loro azioni, di essere
positivi. Oserei dire infatti, dall’alto della mia onniscienza (ma ceeeeeerto!!),
che la fortuna è uno stato d’animo, un atteggiamento o meglio ancora uno stile
di vita. Se l’impostazione della nostra vita è rivolta all’essere sempre
pessimista, a vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto è chiaro che non ci si
mette nella condizione di ricevere un aiuto dalla fortuna. Mentre se uno vede
il sole tutti i giorni, si alza con la voglia di vivere, con la consapevolezza
niente può andare male, ha sempre la possibilità di vedere il lato positivo in
ogni cosa che succede e riesce a cogliere qualcosa di fortunato anche negli
eventi che in realtà sembrano meno favorevoli.
È ovvio che è un cane che si morde la coda. Come fa
uno a svegliarsi felice e contento e sorridere alla vita se tutto va di cacca?!
Come fa a pensare che tutto va bene se appena sveglio il suo mignolino del
piede va a sbattere contro il comodino?! Se entra in bagno e non viene l’acqua
calda il 10 di febbraio?! Eeeh belle domande…forse basterebbe alzarsi la
mattina non semplicemente sperando che qualcosa vada meglio, ma anche cercando
di fare qualcosa per riuscirci.
Cose già dette, cose sentite e risentite, ma una
volta in più non fa male.
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